lunedì 1 maggio 2017

1 maggio 2017 - Altri angeli 2

Per un certo periodo sono andata a farmi tagliare i capelli dai cinesi.
Il risparmio era notevole.
Ho un taglio che, mi pare, rientra nei loro canoni mentali, quindi se la cavavano abbastanza bene.
Certo il risultato non era perfetto ma, mi dicevo, nel loro caso è normale: io mi spiego e loro non mi capiscono. 
Chiedevo di scalarmi le punte e loro non le scalavano, però erano giustificati: non parlano la mia stessa lingua.
Diverso è andare dagli italiani, che ti fanno pagare cinque volte di più e le punte non te le scalano lo stesso.
E dunque.

Poi, qualcosa è cambiato.
La vista degli asiatici per diverso tempo non mi ha fatto piacere.


Ho vagato qui e là tra varie pettinatrici italiane che non sempre mi capivano, raramente apprezzavo.
L'emergenza psicologica antiorientalistica alla fine è rientrata, ma non sono tornata da loro.
Ho notato che una mia compagna di coro aveva proprio un bel taglio. Mi sono informata, ho saputo che la sua parrucchiera era solo a cinque minuti da casa mia, ci sono andata e da allora non ho più cambiato.

Dalla mia parrucchiera di fiducia, adesso, le punte me le scalano.
La premessa è irrinunciabile, ma il segreto della mia fedeltà non è questo.
Il segreto si chiama Susanna.

Susanna è rossa di pelo, e molto dolce.
Mi lava i capelli soavemente.
Senza troppo insistere, mi consiglia l'acquisto di certi prodotti piuttosto costosi, ma solo perché ne ho effettivamente bisogno.
Mi sorride.
Parla con me, ma con misura.

L'ultima volta mi ha detto di conoscere mia sorella, perché abita nello stesso palazzo.
Mi ha raccontato il sogno della sua vita - avere una casa col giardino per poter avere un cane, e andare a vivere al mare.

Un sogno semplice e dolce come una ciambella.

Inline image 1
Immagine da Google

Alla fine, l'ho vista contenta di vedermi andare via contenta.
Ho commentato: "Dovrei venirci più spesso, qui..." e lei ha annuito, ma non perché le interessi guadagnare di più. Le fa sinceramente piacere vedermi con la testa in ordine, per il mio bene.
Lo so. 
Lo sento.

Il negozio della mia parrucchiera dà sulla strada principale della mia città, e ha tre grandi vetrine a vista.
Quando ci passo davanti e scorgo la sua testa rossa, mi fa piacere.
Mi scalda un po' il cuore.
Sono contenta che esista.

Eppure, non ci tengo a fare amicizia con lei.
Non desidererei frequentarla al di fuori del negozio.
Mi basta che stia lì, e intravederla di tanto in tanto, e varcare quella soglia ogni tre o quattro mesi per farmi mettere a posto la testa, soavemente.

Tempo fa ho scritto che i nostri amici sono gli angeli che ci accompagnano nelle gioie e nelle traversie di questa terra.
Però, se penso all'uomo delle pattumiere di quando ero bambina, e alla mia parrucchiera, adesso, mi dico anche che ci sono angeli che ci accompagnano un poco da lontano.

E' bene avere degli avamposti di paradiso a distanze diverse, lungo il percorso tra noi e l'infinito.

E non è detto che sia giusto guardare le creature celesti troppo da vicino...



Buona settimana!

Nessun commento:

Posta un commento