lunedì 17 luglio 2017

17 luglio 2017 - Pensativa

Avevo una gatta tricolore che io, guardandola in faccia, vedevo assolutamente normale.
Se poi però la scorgevo in uno specchio, "Accidenti...", mi dicevo, "Che musetto disordinato che ha!".
Per qualche strano motivo, il suo riflesso era più vicino alla realtà dell'immagine reale, che il mio cervello pieno d'amore aveva imparato a correggere.




















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​Un tipo che frequentavo una vita fa mi diceva varie cose di me, tra le quali ad esempio che avrei bisogno di due cervelli, uno dei quali magari sistemato verso il fondoschiena, come i dinosauri, perché ho i riflessi molto lenti, e questo potrebbe mettere in serio pericolo la mia vita.
Forse non aveva tutti i torti: ho impiegato molto tempo a capire che l'immagine che mi rimandava di me stessa era grottesca e crudele.
E mi sono persa per sempre l'occasione di prenderlo a calci, nel didietro o dove capitava. Un vero peccato.

E mi ricordo una zingara, che mi ha letto la mano.
Ero a Granada, vicino alla cattedrale, e vagavo senza meta.
Altre volte ero riuscita a sfuggire alla trappola delle gitane andaluse, ma quella volta no. Ci sono cascata in pieno
Dunque, mi ha afferrato e poi letto la mano, e non ricordo quasi niente di quello che mi ha detto. D'altronde, si era all'inizio degli anni '90 - il '91 o il '92, non ricordo bene. L'anno delle Olimpiadi a Barcellona, ad essere precisi. Davvero un sacco di tempo fa.
L'unica cosa che ricordo mi abbia detto quella zingara spagnola, dunque, è che sono una persona "Pensativa".
Riflessiva, tradurrei io.
Ma avrebbe potuto dirlo a chiunque.
Lo avrebbe potuto dire chiunque.

Cosa abbia a che vedere il riflettere degli specchi col riflettere delle teste, poi, non saprei dire.


Buona settimana!


Silvana 

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