lunedì 6 novembre 2017

6 novembre 2017 - Atti contro natura

Proponevo a una conoscente, qualche anno fa, di fare un viaggio in Germania con me.
"No grazie," mi ha risposto. "La Germania non mi emoziona. In vacanza, di gran lunga più volentieri vado in Francia".

Come darle torto.
Io, se mi avessero chiesto prima di nascere dove volessi vedere la luce, certamente avrei scelto di nascere francese. Il giusto medio tra familiarità, emozione e progresso.

Infatti, la Spagna abbaglia e dà l'euforia, ma temo che a viverci stabilmente possa rivelarsi un Paese troppo simile al nostro.
La Germania, per contro, offre la ragionevolezza e il benessere che in Italia latitano. Ma i tedeschi sono molto diversi da noi, impossibile negarlo.
La Francia, invece, dicono sia abitata da nostri cugini.
Inoltre, è una nazione più civile della nostra, che segue, sovvenziona e aiuta i cittadini nella vita quotidiana.

Quanto al frisson d'emozione che può offrire a chi le si accosta, do solo qualche esempio molto personale, e allora citerò la bellezza della lingua, che sono riuscita a imparare da sola quando ancora avevo memoria;


e la letteratura, da Simenon a Manchette alla Ernaux all'infinito, e il cinema, 


Parigi, la Provenza d'inverno, la Rivoluzione e il Terrore e la Belle Epoque,


i 365 formaggi, la galette des Rois, 


la mia amica Marie e chi più ne ha più ne metta.

E anche se la Francia è l'unico paese dove più volte i passanti e i vicini al ristorante abbiano apertamente riso di me, c'è una certezza che mi fa star meglio, un pensiero che mi rassicura, radicato in questa terra, e cioè che qui, nella capitale come in provincia, in città come in campagna, sui monti, in riva al mare, in riva ai laghi e ai fiumi 

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ci sono tante persone che se ne fregano altamente di Marie Kondo e del magico potere del riordino,

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A morte!

e coltivano nelle proprie bellissime case la più completa tolleranza nei confronti dell'accumularsi di libri, ceramiche, film, souvenir di viaggi, fotografie, ricette, fumetti, e insomma ogni sorta di oggetti belli e affezionati, o anche brutti ma sempre affezionati, e non permettono a nessuno di venire a dirgli cosa debbano buttare, a cosa debbano rinunciare, e stanno molto bene così.

Quindi, merci la France, so che Oltralpe io sarei più tollerata - da quelli almeno che non ridono di me.
Anzi, che dico tollerata: sarei, e basta.

Qui, invece, di tanto in tanto mi sento in dovere di sgomberare qualcosa.

Libri che stanno per lasciare casa mia
Un atto contro natura.


Buona settimana

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