lunedì 19 febbraio 2018

19 febbraio 2018 - Reticenze ed espressioni

Sono una lettrice forte, e ne sono contenta.
Nonostante questo, non ho mai creduto che un solo libro mi possa salvare la vita, o anche solo cambiarla.

Ma devo ammettere che questo saggio in particolare

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mi ha aperto gli occhi su molti lati di me stessa, e offrendomene una spiegazione "scientifica", e rivelandomi che ad essere così siamo tanti, mi ha molto consolata. E giustificata.

Mio padre, quando da piccola non mi dimostravo vivace e ciarliera con gli adulti sconosciuti, ci rimaneva male e me lo faceva pesare.
Nei gruppi di persone che conversano non mi trovo bene. Non riesco a seguire il filo del discorso, persino.
La spiegazione più semplice potrebbe essere che non sono troppo sveglia.
In realtà, come mi ha ben illustrato Susan Cain, io sono una perfetta introversa. Dunque, non amo indulgere nello small talk. Tante voci che risuonano contemporaneamente mi frastornano e mi annoiano. 
Non sono cattiva, tanto meno superba: il mio cervello funziona in un altro modo.

E se non ho nulla da dire, taccio.

Stamattina, ad esempio, non avrei niente di particolare da raccontare.
Però vi scrivo, e cercherò di spiegare quanto sia importante per me farlo.

Nel corso di questi anni, le mail che vi invio mi hanno costretta a concentrarmi su me stessa e sui miei pensieri in un modo costruttivo.
Mi hanno tenuto coi piedi per terra.
Hanno mantenuto un sia pur vago legame tra me e la scrittura.
Mi hanno permesso di tenere un legame con voi.

Per anni ho sofferto per le parole d'amore che mia madre non mi ha mai rivolto.
E per quelle che non mi hanno rivolto gli uomini che in qualche modo mi sono stati vicini.
Mi ha consolato intuire che ciascuno si esprime come può. Mia madre mi ha fritto e dato da mangiare tonnellate di bistecche, perché questo era il suo modo di dimostrarmi affetto cura e attenzione.
Un certo fidanzato che ho avuto apprezzava massimamente che tacessi, e faticava a parlarmi e a scrivermi. Però aveva un enorme talento per le arti figurative, e mi ha regalato tanti disegni bellissimi.

Io non parlo molto, ma ogni tanto vi mando una mail.
Non apprezzo di essere criticata per cosa e come scrivo, perché questo è il mio spazio di libertà. 
Ho bisogno che mi rispondiate, di tanto in tanto, perché altrimenti sento di parlare nel vuoto, e comincio a temere di essere considerata come spamming.
E vi sono immensamente grata per l'affetto che mi dimostrate, seguendomi.

Insomma: il gatto dice miao, il cane dice bau, io, se vi va, vi dico


Buona settimana!


Silvana


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